Il Presidente Donald Trump ha ordinato lunedì che nessun ufficiale, dipendente o agente federale possa violare in modo incostituzionale la libertà di parola di qualsiasi cittadino americano, un primo passo verso la sua promessa elettorale di smantellare ciò che ha definito come "censura" del governo nei confronti dei cittadini statunitensi.
Il decreto esecutivo del presidente, emesso poche ore dopo il suo insediamento per un secondo mandato, arriva dopo che Trump e i suoi sostenitori hanno accusato il governo federale di esercitare pressioni sulle aziende di social media per rimuovere post leciti a causa di preoccupazioni legate alla disinformazione.
Il decreto ordina anche al procuratore generale, in consultazione con altri capi delle agenzie esecutive, di indagare su come le azioni del governo federale durante i quattro anni dell'amministrazione Biden potrebbero aver violato la libertà di parola e proporre "azioni correttive" basate sui risultati.
Il decreto di Trump, firmato sul palco presso il Capital One Arena insieme a una serie di altre azioni esecutive, dimostra quanto sia determinato a contrastare ciò che chiama "cartello della censura" nel suo primo giorno in carica.
Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha recentemente ripetuto quell'accusa, affermando che alti funzionari dell'amministrazione Biden hanno esercitato pressioni sui suoi dipendenti per "censurare" in modo inappropriato i contenuti durante la pandemia da COVID-19. Elon Musk, proprietario del…
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